Funnel marketing, qualche consiglio per ottimizzare le conversioni
I funnel di vendita sono sempre più diffusi nel digital marketing
- 17/05/2019 - 18:00
Il funnel marketing consiste nella creazione di un vero e proprio imbuto. L’obiettivo, per quanto possa sembrare paradossale, è “buttare fuori” alcuni utenti passaggio dopo passaggio. L’utilità di questa operazione è quella di “selezionare” una platea di utenti qualificati, che hanno mostrato interesse nei confronti del brand o del prodotto/servizio e che quindi hanno maggiore possibilità di trasformarsi in clienti.
Il valore del funnel sta proprio in questo, perché sprecare tempo, risorse ed energie per fare marketing su coloro che già sai non essere propensi a compiere l’azione richiesta? Qui sta la chiave dell’ottimizzazione: diversi livelli, con diversi budget consentono di razionalizzare la spesa a fronte del massimo ritorno d’investimento.
Ecco qualche numero: il tasso di conversione ottimale (ma varia in base al tipo di business) si aggira tra l’1 ed il 3% del traffico totale sui nostri canali online. Ma questo è solo il fondo dell’imbuto! Tra chi ha già mostrato interesse questa percentuale arriva fino al 50%, inoltre, di quella piccola percentuale che è già diventata cliente, ben il 75% potrebbe tornare a fare acquisti da noi.
Il compito del funnel è per l’appunto scremare questo traffico ed intercettarlo di nuovo con azioni di nurturing (marketing su chi ha mostrato interesse a metà del funnel) e retargeting (su chi è arrivato fino in fondo e potrebbe tornare in futuro).
Quanto qui appena accennato è meglio sviluppato nell’ebook gratuito "Digital Marketing - Breve guida per sopravvivere nella comunicazione online" creato da GestUp per supportare le imprese online che vogliano ampliare il proprio marketing.
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